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- di Lucia Cuozzo
In questo articolo approfondiremo la parte del recupero crediti dedicata alla Fase Stragiudiziale. Per realizzare l’attivitò di recupero delle somme derivanti da crediti rimasti insoluti, esistono due fasi:
- stragiudiziale;
- giudiziale.
La fase stragiudiziale, o extragiudiziaria, è quella che si svolge con l’obiettivo di arrivare ad una risoluzione bonaria del contenzioso, senza dover incorrere nella tortuosa soluzione dell’azione legale, spesso dispendiosa anche in termini economici.
Il primo passo della fase stragiudiziale del recupero crediti consiste nell’invio di comunicazioni via posta presso il domicilio del debitore, che lo informino dei dettagli del debito comprensivo di eventuali interessi da corrispondere. Successivamente, si passa al contatto telefonico, col quale viene ulteriormente sollecitato il debitore alla risoluzione del dovuto pagamento, idealmente proponendo una soluzione di rientro del capitale che trovi d’accordo anche il debitore.
A seguito dell’eventuale sollecito telefonico infruttuoso, la fase stragiudiziale dell’attività di recupero crediti prevede l’invio diretto presso il domicilio del debitore di agenti esattori o procuratori stragiudiziali, che cerchino di comprendere le reali motivazioni del mancato pagamento. Gli agenti hanno anche la possibilità, una volta stabilite le cause dell’insoluto, di proporre delle soluzioni di rientro del debito garantendo anche la possibilità di sconto.
Il primo atto formale della fase stragiudiziale, qualora anche il tentativo detli agenti esattori dovesse risultare insoddisfacente, è la messa in mora del debitore, che consente anche di non incorrere nella prescrizione del credito.
La messa in mora, sancita dall’articolo 1219 del codice civile, viene realizzata attraverso l’invio di una raccomandata A/R o mail certificata con firma elettronica.
La lettera di messa in mora deve essere composta da:
- data;
- motivazione dettagliata dell’azione di recupero crediti (natura del debito);
- data di inizio del debito;
- montante del debito e dettaglio sugli interessi maturati e maturandi;
- termine entro il quale è richiesto il saldo del debito. Di norma, il tempo concesso per provvedere al saldo del debito è di circa 15 gioni dal ricevimento della raccomandata. Trascorso il termine prestabilito, se nessuna azione di risoluzione del debito verrà intrapresa, si darà inizio alla fase cosidetta giudiziale, cioè l’avvio di un’azione legale con l’obbligo per il debitore di sostenere tutte le spese.
Tuttavia, prima di entrare ufficialmente nella fase giudiziale, è buona prassi dell’azienda di recupero crediti, effettuare un’analisi sulla situazione patrimoniale del debitore per accertarsi sulla convenienza di intraprendere un’azione legale.