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prestiti-cattivi-pagatori-protestati

Il mercato creditizio offre uno spazio molto più ampio di quello che si è abituati a pensare per i prestiti a protestati e cattivi pagatori.
Ma prima di ogni altra cosa, è opportuno identificare i “cattivi pagatori”, e dunque i “protestati”.
I “cattivi pagatori” sono soggetti che non rispondono adeguatamente a determinati obblighi e requisiti nel pagamento di un debito:
  • Non pagano le rate tempestivamente e nei termini indicati dal contratto di mutuo o di finanziamento;
  • Sospendono il pagamento delle rate di un mutuo o di un finanziamento;
  • Non adempiono al pagamento per ingiustificati motivi;
  • Sono incapaci di assolvere alle obbligazioni precedentemente assunte, e sono dunque sottoposti a pignoramento mobiliare o immobiliare;
  • Emettono assegni e corrispondono cambiali non coperti;
  • Sono stati revocati: hanno subito un provvedimento di revoca della carta di credito, del bancomat o del libretto degli assegni;
  • Sono stati dichiarati falliti;
  • Sono stati pignorati: hanno subito un’azione esecutiva di pignoramento.
Parimenti, i protestati sono i debitori ai quali non è stato possibile pagare una tratta, un debito, un assegno o altro. Il procedimento che si attiva in questi casi è quello dell’elevazione del protesto, attraverso il quale il debitore insolvente viene a chiamarsi “protestato”.
Quando si eleva un protesto, i protestati sono vengono inseriti, iscritti e pubblicati nel registro dei protesti, che si trova presso tutte le Camere di Commercio ed è consultabile pubblicamente. Normalmente, coloro che vengono iscritti nel registro dei protesti, rimangono nell’elenco protestati per almeno 5 anni, salvo in casi particolari - ad esempio quando l’intero ammontare del debito viene saldato.
Risultava difficile, fino a qualche tempo fa, concedere prestiti a protestati o cattivi pagatori, poiché uno dei criteri che decidevano la concessione era quello del controllo del nominativo del richiedente presso l’elenco informatico dei protestati.
Ad oggi, invece, anche per soggetti dichiarati “protestati” oppure “cattivi pagatori”, ci sono speranze di accesso a finanziamenti e prestiti creati ad hoc per questa specie di clienti.
Innanzitutto, perché un protestato o un cattivo pagatore abbiano accesso al credito, c’è bisogno di offrire una garanzia di lavoro dipendente da parte del richiedente, sia pubblico che privato.
Di norma, esistono tre strumenti per concedere credito a protestati e cattivi pagatori:
  • Prestito delega;
  • Prestito cambializzato;
  •  Cessione del quinto dello stipendio.

Per quanto riguarda protestati che invece non posseggono la garanzia del lavoro da dipendente, esistono ulteriori strumenti per ottenere un prestito:

  • Il terzo garante (un terzo individuo che si impegna a garantire il pagamento del debito qualora il protestato non dovesse adempiere, e sul quale ricadono anche i rischi di esecuzione e pignoramento di fronte a un mancato pagamento);
  • Ipoteca di primo grado (si tratta di un’ipoteca che viene apposta per prima su un immobile).

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