Il curatore fallimentare è colui il quale si occupa della gestione del patrimonio fallimentare con tutte le sue implicazioni. E' nominato dal Tribunale nella sentenza di fallimento. I suoi compiti vannl dall'amministrazione del patrimonio all'adempimento di tutti gli atti della procedura, fino alla coordinazione con il Giudice delegato per i provvedimenti emessi.
Il ruolo del curatore fallimentare è ricoperto da un solo soggetto, il quale gestisce in qualità di organo esterno tutti i rapporti con i terzi.

Il curatore, se autorizzato dal Giudice delegato, può anche occuparsi delle questioni riguardanti il soddisfacimento dei creditori. Il patrimonio fallimentare, inoltre, è un insieme a volte complesso, poiché non soltanto costituito da beni mobili o immobili e crediti, ma anche di tutti gli altri diritti.

Un'altra mansione del curatore fallimentare è quella di organo inquirente, indagando le ragioni che hanno causato il dissesto ed eventualmente su atti compiuti perseguibili penalmente.

Sul piano delle responsabilità, il curatore è tenuto a redigere un registro contenente l'elenco dei creditori da aggiornare quotidianamente con le operazioni eseguite durante l'amministrazione del partimonio fallimentare. Nel caso in cui un curatore fosse revocato, la responsabilità passerebbe al nuovo curatore, a seguito di autorizzazione emessa dal giudice delegato e dal comitato dei creditori. Il vecchio curatore, comunque, mantiene responsabilità sulla gestione a norma dell'articolo 116 L.F.

Il curatore fallimentare, in quanto non facente parte dell'ordine giudiziario, è un libero professionista: può essere un avvocato, ragioniere o un dottore commercialista oppure uno studio professionistico, ma anche qualunque altra persona fisica che abbia dato prova di buone capacità di gestione imprenditoriale e che non sia mai stato dichiarato fallito.
Coniuge, parenti fino al quarto grado e affini del debitore fallito non possono essere nominati curatori dal Giudice delegato. A quest'ultimo, oppure al comitato dei creditori spetta eventualmente il compito di revocare la nomina del curatore